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La cultura del gin italiano
L’Italia che ama il ginepro.
L’Italia si sa, è la terra del vino, ma spesso ci dimentichiamo di essere maestri anche in fatto di distillati e liquori. In questo periodo si sente sempre più spesso parlare del gin italiano, così abbiamo deciso di dedicargli l’articolo di oggi.
È proprio vero allora che la cultura del gin sta arrivando anche in Italia? Beh, a quanto pare non è proprio così. La cultura del gin ci appartiene già da molto tempo. I primi proto-gin infatti, stando alla letteratura di settore, provengono proprio dall’Italia, per la precisione dalla Scuola Medica Salernitana.
Qui i monaci, per trasmettere le proprietà curative del ginepro, pensarono di infonderlo in un distillato, proprio per conservare le sue caratteristiche, senza però rinunciare al piacere di una buona bevanda alcolica. Insomma: i primi gin erano delle medicine buone da mandare giù.
Verso la metà del 1600 la cultura del Gin si diffuse in Olanda e successivamente anche in Inghilterra, che ad oggi sono i luoghi dove il gin si è affermato maggiormente, e dove chiaramente è stato perfezionato. Durante il 1900 il gin si è affermato inoltre come distillato fondamentale per la preparazione di moltissimi cocktail, e grazie alle ricette ufficiali dedicate alla loro preparazione, si è diffuso in tutto il mondo.
Ad oggi l’Italia vanta circa quaranta distillerie di gin, un piccolo numero se paragonato a quello delle distillerie di grappa e acquavite; ma comunque un numero importante, che testimonia quanto la cultura del gin appartenga al panorama degli spirits italiani. Sarebbe impossibile citare tutte le distillerie di gin italiane, perciò ve ne consigliamo giusto un paio, ma ricordate che dietro la nostra produzione di gin c’è un mondo da scoprire!
La distilleria si trova in via Marconi, ad Asiago, ma 46 non è il numero civico, bensì la gradazione alcolica del gin di casa Poli. Un gin molto aromatico: sentirete le bacche di ginepro, il pino cembro, il cardamomo, l’uva moscato, la menta e il pino mugo. Assolutamente da provare!
Una distilleria incastonata tra le alpi cuneesi, che produce tre tipi di gin: il Dry Bordiga -il loro London Dry-, il Gin Rosa -che deve il suo colore alla distillazione con boccioli di rosa-, e il Gin Smoke -che si ottiene grazie all’affumicatura delle bacche di ginepro-. Personalmente li abbiamo apprezzati tantissimo!
Questi erano soltanto alcuni esempi di gin italiani, ma vi invitiamo ad esplorare questo mondo meraviglioso, e perché no, magari a consigliarci qualche buona bottiglia!
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Aspettando la primavera.
5 cocktail floreali per una giornata di sole.
Col sole che splende alto sulla nostra Milano, con le passeggiate per le sue strade in compagnia dell’inseparabile mascherina; ci è venuta voglia di fare un primo brindisi alla primavera. Lo sappiamo, manca ancora un mese abbondante all’inizio ufficiale della primavera, ma in questo periodo così particolare, vale la pena parlare di cose colorate!
Restiamo nel mondo dei drink e degli spirits, e vi consigliamo cinque cocktail particolari, di grande effetto e molto divertenti da preparare in casa. L’ingrediente segreto? I fiori! che primavera sarebbe altrimenti!
Ecco a voi i 5 cocktail floreali per festeggiare una giornata di sole!
Hugo
Cominciamo da un grande classico. Per tanti è il cugino dello spritz, e in effetti per prepararlo vi basterà sostituire l’Aperol con dello sciroppo di sambuco. Aggiungete qualche foglia di menta per guarnire, magari uno spicchio sottile di limone et voilà: è subito primavera!
The Aviator
Passiamo a qualcosa di più particolare. Non sarà proprio semplice reperire l’ingrediente fondamentale per questo cocktail, ma vogliamo comunque proporvelo. Per farlo vi occorrerà la Crème de Violette, uno sciroppo un po’ difficile da trovare, che dona alla miscela la tipica tinta violacea. Gli altri ingredienti sono gin, maraschino e succo di limone. Insomma, un cocktail raffinato e ricercato, se vi avanza della Crème de Violette, sapete cosa fare!
Pink Lady
Anche questo è un cocktail elegante e di grande effetto, vi serviranno gin, triple sec, succo di limone e sciroppo di fiori di ibisco. È uno sciroppo che troverete facilmente, e per guarnire potrete usare limone o petali di ibisco -anche questi semplici da trovare-. Anche con questo farete un figurone!
Gli ultimi due cocktail che vi proponiamo oggi sono analcolici. Pensiamo proprio a tutti!
Rosa e Limone
Un drink semplice ma dal gusto incredibilmente fresco e piacevole. Vi basterà miscelare dello sciroppo alle rose con del bitter analcolico al limone, e guarnire il tutto con petali di rosa. Decisamente cool!
Acqua alla Lavanda
I fiori di lavanda lasciati in infusione in acqua fresca, sono la base perfetta per un cocktail leggero e raffinato. Aggiungete all’infusione anche rosmarino e limone, per rendere il gusto più articolato, e guarnite con dei fiori di lavanda e del rosmarino. Pochi semplici ingredienti per un risultato elegante, che salverà anche la vostra patente!
E voi, cosa berrete stasera dopo questa bella giornata di sole?
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3 Consigli per un cocktail pronto all’uso.
Se non sai farlo, compralo! #beviresponsabilmente
Vi abbiamo già raccontato dell’aumento esponenziale di acquisto di alcolici nel 2020 (guardate questo articolo!). Non sta a noi giudicare, e nemmeno vogliamo fare considerazioni in merito.
Però, siccome ci piace vedere sempre il bicchiere mezzo pieno, cerchiamo di considerare il lato positivo di questa faccenda!
Immaginiamo che, dal momento che ormai gli aperitivi si fanno su Zoom, abbiate deciso di farvi una bella serata con gli amici con tema happy hour, ma siate completamente negati nella preparazione di un buon cocktail. Non vorrete mica sfigurare e farvi vedere in video con una birretta in bottiglia o un semplice bicchiere di vino?!!! Fate pure i fighi, e raccontate di quanto siete bravi a farvi un Negroni, per come realizzarlo vi aiutiamo noi!
Lo sapete che potete ordinare il vostro cocktail online e farvelo arrivare a casa pronto all’uso? No? Ma siamo qui apposta! Ecco quindi 3 portali super consigliati per l’occasione. Cominciamo!
Molti di voi avranno visto lo spot in tv di questo brand. Nio è particolarmente riconoscibile per un packaging molto particolare e comodo da usare. Sul loro sito trovate una vasta scelta di cocktails con cui creare le vostre box da 5 o 10 pezzi. Prezzi interessanti, sicuramente da considerare!
Tre cose da sapere su di loro: i cocktail sono prodotti artigianalmente, gli alcolici utilizzati sono super selezionati, sono fatti al momento. Serve altro? Beh, il loro nome è indicativo del loro packaging: piccole ampolline di cocktails pronte per essere rinfrescate e versate nei vostri bicchieri. La suite di Bubbles comprende 6 cocktails, anche qui i prezzi sono molto interessanti!
Direttamente dalle distillerie Branca, Carpano propone due cocktail simbolo della nostra cultura: Negroni e Mi-To. Packaging elegante e bellissimo; i due drink sono acquistabili su Tannico!
Quindi, ora avete tutti i segreti per fare bella figura su Zoom. Per il resto, bevete responsabilmente!
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4 Tagli maschili per l'estate
Estate 2020, scordatevi la modestia!
Lo sapete ormai: Barber Mind e La Barbieria di Milano sono legate a doppio filo! Per ovvi motivi, si capisce… Oggi quindi vogliamo proporvi un articolo che i ragazzi di Barber Mind hanno scritto qualche giorno fa. Degli spunti utilissimi per conoscere i trend del momento, così sapete cosa chiedere al vostro barbiere prima di partire! Un anno strano questo 2020, e non avete ancora visto le tendenze in barbieria!
Ecco a voi i 4 trend estivi per il taglio maschile.
Colore
Partiamo dalla tendenza più strong. Scelta per cuori forti, per chi non teme di guardarsi allo specchio e rimpiangere la sua versione precedente. Divertitevi a colorare - o decolorare - la vostra chioma, scegliete un colore forte e dateci dentro!
Barbiere: @ascaniofabolousbarber
Barbiere: @felicegarone10
Sfumature incredibili
Avete presente i tagli geometrici, quelli che definiscono nettamente una forma (ad esempio una cresta larga)? Bene, adesso immaginateli con un lato sfumato, che metta in risalto le forme generando asimmetria. Molto interessante!
Barbiere: @ivanshavethesailor
Geometrie estreme
Eccoli i tagli geometrici, quest’anno sono ancora più definiti, ancora più estremi. Vi piace un taglio semplice ma d’impatto? Con le geometrie di questi tagli troverete la chioma che fa per voi, anche se decidete di tenere una media lunghezza!
Barbiere: @_spartano_
Hair art
Chiudiamo con il trend più eccentrico. Se è vero che il colore è per cuori forti, l’hair art – termine che usiamo come una sorta di evoluzione dell’hair tattoo - non è certo da meno. Quest’anno le forme sono ancora più complesse, molto più geometriche rispetto a prima. Con l’hair art potrete dare un tocco di originalità alla vostra chioma. Certo, servono mani esperte per ottenere certi risultati, per cui affidatevi al giusto barbiere.
Barbiere: @barber_dragon
La parola d’ordine è una sola: osate!
Questi erano i 4 trend estivi per il taglio maschile. Fate la vostra scelta e scordatevi la modestia!
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Nuove tendenze in barbieria
Addio anni '30, benvenuta autenticità!
Lo sappiamo tutti: con la rinascita delle barbierie qualche anno fa, abbiamo riportato in vita un periodo storico legato ai vecchi fasti del mondo dei barber shop americani durante gli anni ’20-’30. Tipicamente collegato alla nascita delle barbierie – anche se erroneamente, dal momento che i barber shop americani si rifanno ad una tradizione ben più antica e tipicamente italiana – il mood delle nostre barbierie nello scorso decennio è stato un po’ quello: bretelle, capelli ingrassati, eleganza tipica del proibizionismo. Ci siamo cascati tutti!
Uno strascico che abbiamo visto proseguire fino ad oggi, anche se sempre più proiettato ai nostri anni. Ed ecco che siamo entrati nel mondo dell’hypsteria: tatuaggi, barbe folte, tenuta da falegname.
E nel 2020? Beh, notiamo con piacere che nel 2020 stiamo facendo un percorso verso l’autenticità: insomma, il barbiere non è un’etichetta di stile, ma una professione. Ognuno di noi è un individuo, con le sue passioni e le sue preferenze. Questa progressiva consapevolezza inizia a tradursi nelle barberie, attraverso la volontà di distinguersi per originalità, lasciando pian piano andare le etichette – non tutte purtroppo – a fronte di una maggiore autenticità.
I clienti scelgono la professionalità, questo è certo, ma tornano soprattutto per le persone: vale la pena raccontare chi siamo sin da subito, no? E quindi perché non riconoscerci anche per l’ambiente in cui lavoriamo?
Noi abbiamo scelto questa strada, e voi?